" I MURI ESISTONO PER UNA RAGIONE, NON CERTO PER ALLONTANARCI, MA PER DARCI LA POSSIBILITA' DI DIMOSTRARE DAVVERO QUANTO VOGLIAMO UNA COSA"

sabato 27 settembre 2008

it's raining men...


Che poi...io la capisco perfettamente Mary Shelley...quel bel mix di uomini concentrati in uno solo sono sicura che pensasse uscisse un po' meglio...ma poi si sa, le cose raramente vanno come uno s'immagina, anche dalla sua penna ha preso vita un microcefalo pieno di cicatrici e con un caratteraccio...

Ecco...io sono qui che penso al mix che mi piacerebbe fare con gli uomini che mi ronzano attorno di recente...c'e' quello per cui batte (un po') il cuore, ma che e' un cretino patentato e non mi si fila piu' di tanto...c'e' quello decisamente caruccio, con un bel po' di valori e interessi comuni...ma sta lontano e non sembra troppo intraprendente (e io ho gia' dato in termini di distanze coperte per amore...)...c'e' quello simpatico, che spara battute a raffica, e poi c'e' quello che ci scherzi, e d'improvviso senti l'ormone che parte di suo, ma a te viene il sospetto che l'ormone a lui parta anche con altre cento...insomma c'e' un po' di tutto in questo periodo.

Ora...qualche scienziato all'ascolto me lo conferma? Non si puo' fare su un bel patchwork e regalarmi un principe azzurro non decerebrato e manco tanto principe? eh? no, vero...?

Uffi...

lunedì 22 settembre 2008

vinco io, vinci tu

Ieri sera ad un certo punto con un amico si e' parlato di cosa si ricerca in una relazione, di quelle cose importanti, i cosiddetti paletti, che ti fanno proiettare in avanti l'incontro con una persona in un rapporto vero e proprio...e sono venute fuori le regole auree, quelli che tutti dicono di rispettare, fiducia reciproca, liberta', niente assilli, niente ripicche, intimita', si', ma non reclusione a due, niente noia.
Ecco...oggi mi chiedo come mai se le premesse sono sempre ottime, se le buone intenzioni sono realmente buone da entrambe le parti, come mai dicevo si arriva spesso (quasi sempre mi viene da dire) in situazioni di ferimenti reciproci, dolore, rabbia?

Personalmente sono cosciente di avere dato il meglio di me nelle mie relazioni...e spesso anche il peggio.
Ferita, reagisco con rabbia per superare il dolore. Di solito, ma sto cercando di migliorare...
Ora guardando indietro a quei momenti in cui riversavo parole velenose in lettere o mail o discussioni dirette a quella persona che adoravo fino a 5 minuti prima (no, l'adoravo anche nell'odio) non mi riconosco.
Di piu', mi pento, perche' la soddisfazione nel fargli del male non e' mai arrivata o comunque non ha ripagato minimamente il dolore dato dall'allontanamento.
All'epoca mi sentivo in pieno diritto di essere cattiva, di essere sottilmente velenosa, un'esplosione di rancore e vendetta...ero stata ferita, tradita nel sentimento di lealta' che mi legava alla persona a me piu' cara, per cui potevo comportarmi come volevo...

Niente di piu' sbagliato, dico adesso...
Anche perche', sempre a ritroso, posso ammettere che allontanarci non era davvero quello che volevo, fargli male neppure, io avrei solo voluto rimettere le cose a posto. E invece bombardavo, e in modo pesante, quelli che erano i resti pericolanti di un rapporto una volta solido.

Leggendo "L'eleganza del riccio" sono venuta a conoscenza di questo gioco: il go.
Lo scopo del gioco e' vincere, ma senza schiacciare l'avversario.
Infatti si dice che chi e' troppo avido e cerca di stravincere conquistando troppo territorio alla fine perde tutto.
Parte della difficoltà strategica del gioco consiste nel trovare un equilibrio tra necessità opposte, un po' come succede tra due persone che stanno costruendo qualcosa insieme.

Ora mi chiedo come reagirei se mi ricapitasse di provare un dolore cosi' forte come quello che ho provato anni fa...e non so se davvero ho raggiunto la pace similbuddista a cui aspiro in situazioni del genere, pero' ho imparato a non distruggere.
A capire esattamente quello che voglio e a capire se e' realistico pensare di raggiungerlo.

Ora rimane il problema principale: devo trovare una cavia su cui sperimentare questa nuova maturita' sentimentale... ;oP

Vi lascio con un video di una canzone che e' tristissima, ma mi piace moltissimo...e da quando l'ho sentita oggi, l'ho sempre in testa.



N.d.r. = nota della rompina: questi sono pensieri buttati a caso su riflessioni e situazioni solo mie. Riferimenti a fatti o persone reali diverse da me e dal mio mondo sono puramente casuali...

domenica 14 settembre 2008

mixed post


Non so che scrivere, il cervello e' riempito da corse in moto, da sorrisi che non si riescono a togliere dalla faccia, dalle passeggiate a Villa Torlonia, da caramelle che non riesco a trovare...
Non so che scrivere, il cervello e' riempito da una palla stroboscopica che proietta luce blu, rossa, gialla, perfino verde, alternata in grosse macchie colorate piazzate a caso sui pensieri.
Non so che scrivere, mentre una frase mi risuona nella mente "tu voli ad alta quota", no, io volavo ad alta quota e questa e' una realta'.
Non so che scrivere, mentre non decifro battute ed emoticon lette sul PC e riflesse su uno schermo instabile. La mia mente.
Va tutto bene, va tutto bene...sorrido e mi diverto, cena tunisina, una notizia inaspettata che mi lascia sbigottita.
E' mancato il narghile' ieri, mannaggia.
Non so che scrivere, e di nuovo ritorna presente Pepe e anche Mork, il colore del casco che avrei voluto, la bocca piegata in una risata silenziosa mentre le braccia si aprivano al vento.

Vorrei te.
Te conosciutosconosciuto, il tuo sorriso e la tua instabilita'. Mi chiedo se con te saprei cancellare questo passato che a tratti mi tormenta ancora.
Poi penso che no, tanto vale non commettere un altro errore per rimediare a quelli passati.
E allora continuo a scherzare, a parlare, chiusa in una recita a fin di bene.
Che le cose sono gia' abbastanza complicate...

domenica 7 settembre 2008

togliete tutti i pali dal mio cammino

"Tu sei molto di piu' di quello che lui vede...tu sei molto di piu' di quello che sai di essere...tu sei speciale. Davvero speciale. Ricordatelo senza aspettare conferme di questo e vedrai che tutto si colorera'! Tu hai il dono di entrare nelle cose e approfondirle come pochi al mondo. Anche se ora non lo ricorda, lui lo sa."

Tempo fa, tanto tempo fa, un'amica mi mando' questo sms. Ogni volta che lo leggo c'e' una parte molto nascosta di me che si sente sfiorata, come quando qualcuno ti tocca sulla spalla per chiamarti.
E mi sorprendo a chiedermi se sia davvero cosi'...e se sia davvero una cosa cosi' positiva.
Mi spiego...troppe volte mi sono trovata a capire le cose in profondita' senza avere poi la capacita', o la voglia, o la forza, o tutte queste cose insieme, per cambiarle.
Troppe volte capisco cosa si cela dietro all'apparenza, alle maschere che tutti quanti indossiamo, ai personaggi che mostriamo al mondo, senza poi avere la capacita' di rimanere vicino per quanto vorrei alle persone che (ri-)conosco.
E allora con un sorriso un po' amaro mi chiedo se alla fine questo "dono" non sia un po' una maledizione, che mi porta non ad approfondire le cose, ma a rimuginarci troppo su, rischiando di perdermi tanto altro...

In Portogallo ho letto "La solitudine dei numeri primi", come ho gia' detto nel post precedente...
Ebbene, i due protagonisti sono due reietti, ognuno a modo proprio, due persone che non riescono ad avere un rapporto sano non solo con loro stessi, non solo tra loro due, ma con il mondo in generale.
E il mondo non riesce ad averlo con loro, di rimando.
E nonostante queste due persone si riconoscano come simili, non riusciranno a rimanere uniti.
Uno dei due per inerzia nei confronti di chiunque, per una naturale ed assecondata incapacita' di smuoversi dall'abitudine a rinunciare, a non rischiare, un'inerzia che mi ha fatto rabbia, perche' l'ho riconosciuta avendola subita.
L'altra...l'altra per inerzia del mondo intero nei suoi confronti, per indifferenza ed egoismo dati e subiti, per sofferenza mai trasformata in capacita' di comunicare, ma anzi trasformata in barriere capaci d'isolarla talmente bene da non sentirsi piu' nemmeno da sola.
Entrambi questi personaggi mi tornano in mente...nel libro si leggono "proiettati verso un nuovo futuro", finalmente "liberi" da una catena autoimposta...ma io mi chiedo se davvero sara' cosi'.

Quante volte ci sembra di spiccare nuovamente il volo, per poi ritrovarci appesi ad un filo, collegati ad un mondo, il nostro mondo gia' vissuto, che volevamo lasciare?
Quasi fossimo degli aquiloni, sospesi nell'aria, vicino al sole, eppure trattenuti a terra. Spesso poi non si capisce neppure quale sia il filo che ci tiene ancorati, spesso ce n'e' piu' di uno.
Ecco, ultimamente mi capita di pensare a lui.
E vado avanti nel presente verso il futuro con un bel sorriso stampato in faccia, che quello non manca mai, ma con la testa girata all'indietro.
In barca a vela contromano, insomma, per citare la battuta di un film.
E allora mi chiedo, visto che non trovo niente e nessun altro capace di cancellare questo filo e di farmi girare davvero e definitivamente la testa nella direzione in cui cammino...finira' mai?
Perche' come dice nel libro Alice, una dei protagonisti, nonostante la marea di ricordi che altre persone e relazioni hanno lasciato nella mia anima, non c'e' un ricordo che mi schiacci il cuore nello stesso modo in cui lui lo fa.
Ancora.
Adesso.
Percio'...tutto questo per scrivervi che temo di andare a sbattere presto contro un palo, che a camminare con la testa girata all'indietro capita...e manco sarebbe la prima volta... (ora capite tante cose, lo so...)

thanks to StreGattaBlu

venerdì 5 settembre 2008

pensieri sparsi in liberta'

Di questa vacanza ricordero' le sensazioni...i colori...la gentilezza dei portoghesi che traspare da piccoli gesti e parole.
Non so com'e' ma ho talmente tante cose dentro che vorrei dire che alla fine mi blocco...e non ne dico nessuna.
A voi capita mai...?

Questa e' la vista dal terrazzo del residence in cui stavamo, sulla piscina al tramonto.


L'Algarve e' una regione variegata...piena di turisti inglesi. In effetti sembrava di stare in un pezzo d'Inghilterra dove si parla (anche) portoghese...
Noi abbiamo alloggiato ad Albufeira, proprio nella via dei principali locali, chiamata "the strip", una striscia infinita di suoni, colori, musica...ogni tipo di pub, ristoranti, discopub, karaoke (ho scoperto che agli inglesi il karaoke piace un sacco...peggio che in Giappone... O__o)

Onnipresenti anche qui i ristoranti in cui si millantano piatti italici...date un'occhiata all'insegna...


S'incontrano personaggi strani, cordiali e simpatici, sempre pronti a fare amicizia, di seguito l'uomo pop-corn

Ma l'Algarve non e' solo questo...ci sono posti magici, come Capo Sao Vicente, il punto piu' a Sud-Ovest d'Europa


con i suoi pescatori arrampicati alle scogliere



oppure con i vicoli di Faro, pieni di colori



o dai sapori vagamente cubani (non chiedetemi perche' ma la sensazione che avevo passeggiando nelle strade era questa...)


A Faro abbiamo trovato un parco geriatrico...


una piccola oasi con attrezzi curiosi con cui i vecchietti possono tenersi in forma...ovviamente vista la mia eta' mentale (molto bassa) unita a quella fisica (molto alta), li ho provati TUTTI ;oD...anche quelli che nella foto non ci sono...

L'Algarve e' anche una miriade di spiagge nascoste...alcune lunghe e sabbiose, affollate...altre invece piu' piccole, raccolte. Tutte bellissime, con un'acqua cristallina ma freddissima...d'altronde e' Oceano Atlantico...!!!
Questa che vedete era una spiaggia popolata di soli gabbiani...fino al nostro arrivo su una barca a vela...

E questa e' una foto dedicata...fatta e pubblicata perche' so che c'e' chi apprezzera' quanto l'ho apprezzata io ;o)



Ho pensato molto durante questo viaggio (strano eh?)...ho apprezzato il presente, i colori e i sorrisi che tempo fa pensavo difficilmente sarebbero tornati, ho assaporato una nuova consapevolezza sui miei paletti interni, sul mio volermi bene...
Ho letto in due giorni "La solitudine dei numeri primi", avendo grandi aspettative e ritrovandomi col desiderio di una diversa storia da quella raccontata...e non per il finale che comunque (essendo stoicamente e storicamente romantica fino alla nausea) avrei voluto diverso. Avrei voluto che quella solitudine non fosse accumunata solo a persone colpite da grandi tragedie private, non mi ci sono ritrovata piu' di tanto in quelle pagine...se non in qualcuna, se non in una scena che mi ha disegnato un cerchio piccolo in mezzo al petto e che mi e' sceso nell'anima come nulla faceva da un bel po'.
Ho mille pensieri dentro di me in questi giorni...sto aspettando che questo turbine si plachi per poterne parlare. Non so ancora con chi.
Magari lo scrivo e poi mi dite che ne pensate voi...
Ora vi saluto...sono ore che scrivo questo post intervallandolo tra telefonate, colloqui e chiaccherate varie...e non va bene.
Un post merita tutta l'attenzione possibile.

PS: aggiungo un post scriptum doveroso...vedere tutti quei messaggi in cui mi chiedevate se ero tornata e com'era andato il viaggio...be' mi ha scaldato il cuore. Grazie! :oD