" I MURI ESISTONO PER UNA RAGIONE, NON CERTO PER ALLONTANARCI, MA PER DARCI LA POSSIBILITA' DI DIMOSTRARE DAVVERO QUANTO VOGLIAMO UNA COSA"

domenica 23 dicembre 2007

amarcord


E ancora, di nuovo, d'improvviso salti fuori.
Ad un respiro incauto ti ritrovo davanti a me, come se fossi nella nuvola di vapore che ho appena creato.
Sei qui, eppure non ci sei. O forse sono io che non ci sono piu', risucchiata in un tempo lontano che in questo momento vedo intonacato da una luce blu, chissa' perche'.
E vedo sere buie illuminate solo da uno schermo, fotogrammi di film che passano dentro agli occhi, come se ci fosse un video che direttamente impartisce informazioni alle pupille, vai a capire da che sinapsi malandata dipenda. Sento parole che rimangono sospese in qualche parte di noi, pronunciate ormai senza voce, si dipingono nell'aria di un tempo che non esiste...non in questo tempoluogo, almeno.
Mio malgrado, mentre sbavo leggermente il rimmel, mentre trucco questa mia maschera sincera che porto fiera agli occhi del mondo, mentre penso a chi incontrero' tra poco e alle parole che verranno dette, ai sorrisi, ai posti, alla gente, alle macchine, mentre vivo la mia vita e mi sento in colpa verso chi e' qui, ora, ed ignaro mi aspetta, mi vive, mi sorride...tu mi manchi. Ancora.

PS: buon Natale, mio piccolo caro incasinatissimo...

sabato 22 dicembre 2007

sogni di rock 'n roll

L'altra sera sono stata al concerto di Ligabue.
Freddo barbino, traffico pre-natalizio impazzito, cena in un fastfood arabo nel centro commerciale vicino al Forum, battibecco col parcheggiatore (stronzo) che ci ha fatto mettere la macchina che piu' inculata non si puo'...insomma, la serata non e' iniziata proprio bene...
Pero' poi siamo entrati e c'era quella folla piena di visi sconosciuti, corpi accartocciati per terra che ridono, parlano, canticchiano, giocano a carte, gente arrampicata ogniddove, la stessa attesa negli occhi di tutti...
Dopo varie vicissitudini che non vi sto ad elencare, finalmente troviamo posto sui gradini del primo anello (prima volta in vita mia che sto sui gradini del primo anello del Forum) a circa cinque metri in linea d'aria dal palco!!!
Praticamente da li' a mezz'ora avremmo avuto Ligabue che ci cantava quasi in braccio...!
Non so voi...ma ogni volta che vado ad un concerto mi dico che dovrei farlo piu' spesso. Rimango affascinata da ogni cosa, dal buio, dalle luci tra il pubblico sulle ballate melodiche, dal tipo/tipa esagitatochesatuttelecanzoni che c'e' sempre nei paraggi ad ogni concerto, dalla tizia/tizio diunacertaeta'checosacifaqui che segue il tempo e canta come i ragazzini due file piu' in la', dalle casse gigantesche che rintronano e ti permeano di musica ogni piccolo atomo di fibra nervosa del corpo...fino ad arrivare all'anima.
Insomma...e' stato bellissimo! :o)
Ogni pezzo, poi, ha il potere evocativo di portarti qua e la' nella tua vita, presente passato futuro che si fondono o sovrappongono, e ti scateni sui pezzi piu' ritmati ("Balliamo sul mondo", per esempio, e' una delle mie preferite), ti commuovi fino alle lacrime (giuro) su "L'amore conta" (perche' ti ricorda un brutto periodo e perche' ti rimescola dentro che manco la centrifuga della lavatrice), ti siedi e ascolti la dolcezza di "Ho messo via" pensando ai lontani tempi dell'universita' a Pavia e urli insieme ad altre 15.000 persone su "Urlando contro il cielo".
Ci sono un milione di cose perdute nei miei ricordi di quella serata...abbarbicata sopra il palco, mi sarebbe piaciuto avere in braccio il mio portatile per scrivere la marea di sensazioni che mi stavano investendo durante tutto il concerto, per mettere su video una cronaca fedele della poesia che grata stavo ricevendo senza fare nulla...se non osservare.
E poi la tranquilla passeggiata fino alla macchina cercando di non cadere sul ghiaccio, il freddo ancora piu' barbino, la macchina nera tutta brinata, l'ora e piu' che ci abbiamo messo a tornare a casa...vorrei che tutte le serate fossero cosi'...
E avrei voluto poter fissare in immagini le sensazioni del concerto.
Non avendolo fatto, vi lascio questo...e sogni caldi, maledetti e impossibili a tutti voi...

martedì 18 dicembre 2007

a volte ritornano

Lo so che penserete che ho colto al volo l'invito di MoF a scrivere un nuovo post...ma in realta' non e' di un mio ritorno che voglio parlare.
A volte ci si ritrova in uno stato di attesa, non si sa di cosa...e' un senso di vaga tranquillita' che aspetta silenziosa in sottofondo, mentre la vita scorre veloce, velocissima, frenetica come solo sa essere prima delle feste di fine anno, in cui tutti sembrano correre e pretendono tutto, subito, come se non ci fosse un primogennaio a cui fare capo.
E' un periodo sereno questo. Insomma, abbastanza. Nonostante tutto.
Affronto il futuro con il sorriso e fiducia, i miei progetti si arricchiscono sempre piu' di dettagli, diventano piano piano colorati, hanno svolte e risvolti che non mi aspetto. Mai.
Ma non per questo diventano meno belli, anzi...e' come assistere alla nascita di qualcosa che e' collegato a me, ma su cui non ho il controllo totale: la mia vita futura.
Il passato, di contro non mi fa piu' paura. Riallaccio rapporti, provo gioia nel risentire persone che pensavo perdute, non temo incontri-contatti piu' o meno fortuiti.
E poi c'e' un ritorno. Improvviso.
Che non sai giudicare, non sai valutare, che ami, che odi, che ti fa paura, a cui non pensi mai e che non smetti di pensare.
C'e' un ritorno ed una maledettissima coincidenza sotto forma di nuova canzone che parla di noi direttamente dalla radio appena accesa.
C'e' un ritorno...e occhi che ridono e parole leggere e tutto un passato che di nuovo e' presente e...e io non so come andra' a finire.
Pero' sono felice che tu sia qui.

martedì 11 dicembre 2007

caro babbo natale...

Caro Babbo Natale,

quest'anno sei in anticipo...la Ice mi ha gia' fatto il suo regalo...mamma mia, un piccolo meme!
Nessuno mai mi aveva regalato un meme...speriamo di saperlo curare...(cosa mangia un meme, Ice? se gli prendo il mangime economico all'Esselunga va bene uguale...?)
Vabbe', il mio meme tratta dei 5 regali che vorrei ricevere per Natale...ora, tenendo ben presente che CE NE SAREBBERO UNA MAREA DI PIU', ho selezionato i migliori.
Se qualche anima pia che passa di qua (non ultimo te, Babbo Natale, neh? non fare lo gnorri...) volesse prendere appunti e provvedere, la sottoscritta qui sarebbe una bambina felice.
Alùra, iniziamo:

1)


Il bellissimo Pasha C di Cartier, sapete com'e'...sono sempre in ritardo, aiutate una povera ragazza a sapere sempre che ora e'!

2) questa (trattasi di Porche Cayman S)....




(mi aspetto anche almeno un anno di bollo+assicurazione pagati...)

o questa (trattasi di Honda Hornet)...




(al casco ci penso io...)

o meglio di tutti (...) questo!!! (trattasi del teletrasporto):



(lo si divide solo con sceltissime persone, neh...)

3) per una maniaca della tecnologia come me...un navigatore e' d'obbligo, ormai ce l'hanno pure i sassi...e allora perche' non unirlo anche ad un telefonino nuovo? Va' che genia che sono...chi me lo regala, mi fa due doni in uno! ;o)



4) siccome, come gia' detto sopra, oltre che rompiscatole sono anche genia (e modesta), mi unisco alla Ice nella richiesta di un soggiorno in beautyfarm...ma una di quelle che, guarda caso, stanno ai tropici...anche qui due regali in uno, e la rompina e' contenta! Poi quando torno tutta abbronzata e fica come non mai (che in queste farm ormai fanno i miracoli) vi regalo io un mio ritratto (oltre che modesta, anche egocentrica megalomane...)




5) per ultimo voglio il regalo piu' paraculo (scusate il francesismo...): un biglietto vincente della lotteriaaaa!!! :o))



Ok ok...non e' che mi sia esposta piu' di tanto...e forse i regali che vorrei veramente nessuno li puo' purtroppo comprare.
Ma sono anche le 12.40 di notte, vi prego di capire...
Ora, passo il meme alle derelitte, alla cara Eliduin, a °bio° e alla .::fra::.
Se fate i bravi, il prossimo anno vi regalo qualcos'altro, che il meme ve l'ho gia' fatto...

lunedì 3 dicembre 2007

se mi sei vicino


"Se mi sei vicino" non e' l'inizio di una frase ipotetica, non in questo caso almeno.
Non e' nemmeno l'inizio di un post-dichiarazione-rivelazione di sentimenti.
"Se mi sei vicino" e' un'opera d'arte. Sissignori, proprio cosi'.
Se andate qui trovate tutte le informazioni a riguardo (o anche a pag. 55 del Corriere della Sera di sabato 1/12).
In sostanza, per quanto ho capito, si tratta di una postazione che produce suoni ed immagini diversi a seconda della persona che interagisce con lei...persona e tecnologia si fondono, insomma, per formare qualcosa di assolutamente unico.
Sonia Cillari, l'artista, dice "L'arte deve essere teatro dell'esperienza: è come quando incontri qualcuno che ti piace e ti emoziona".
Quest'opera d'arte, esposta insieme a tante altre a Firenze alla Biennale di Arte contemporanea alla Fortezza Basso (1-9 dicembre per chi vuole andarci), m'intriga.
E piu' leggo notizie ed articoli a riguardo e piu' ne rimango affascinata.
Mi piace pensare che qualcuno sia riuscito e rendere sotto forma di tecnologia artistica quello che succede quando noi interagiamo con qualcuno...in ossequio ad uno dei paradigmi della comunicazione "non si puo' non comunicare", la sola presenza di qualcuno vicino a noi (a volte anche lontano) provoca delle reazioni piu' o meno visibili.
Penso alle sensazioni che mi provocano le persone che ho intorno.
Penso a quelle che provoco io in loro. In voi.
Mi piacerebbe poter salire su quella piattaforma...e non solo da sola (perdonate il gioco di parole), sperimentare suoni, colori, immagini insieme a persone diverse per vedere che ne viene fuori...verificando se la realta' dei fatti viene confermata anche dall'estro artistico di una tecnologia creativa...

PS: la volete continuare sta' never-ending story o no??? iamme guaglio'!!! ;o)

giovedì 29 novembre 2007

esperimento

Trattasi di una never-ending story...nel senso che io l'inizio, poi chi vuole la continua...vediamo che ne salta fuori (secondo me ne vedremo delle belle...).

Piove.
Guardo le gocce scivolare giu' piano piano sul vetro...alcune si fondono, altre continuano solitarie la loro corsa verso la fine della finestra.
Sulla strada si susseguono figure rannicchiate al coperto di ombrelli sempre troppo piccoli.
Ancora non arriva...
Si sara' perso, come al solito.
Lo sapevo, avrei dovuto andare a prenderlo io...ma come si fa a non saper leggere una cartina, dico io?
A Natale gli regalo un Tom-Tom.
O forse e' troppo stupido (e non me ne voglia lostupido, n.d.r.) anche per usare quello.
Sorrido, bevo un sorso di the dalla tazza...accarezzo distrattamente la gatta in cerca di attenzione.
Penso a quello che succedera'...e a quello che e' gia' successo.
Metto un CD nello stereo, mentre sta per iniziare la prima canzone, il citofono suona.

martedì 27 novembre 2007

ricetta antitristezza

Seguendo la teoria che il nostro cervello si puo' ingannare attraverso l'uso sapiente del nostro corpo...che basta avere un comportamento apparentemente felice per sentirsi in automatico gia' meglio...che basta sorridere perche' i nostri piccoli neuroni iperstimolati ci facciano sentire piu' allegri...una bella canzoncina, che tanto male non fa...!!!
In sintesi: l'allegria porta allegria, la tristezza porta tristezza.
Se le cose vanno male...ma si', ridiamoci su! Magari non aiuta...ma potrebbe essere effettivamente divertente...

When you're smiling, keep on smiling,
The whole wide world will smile with you; And when you're laughing (ha, ha, ha, ha!), keep on laughing (ha, ha), You'll find the sun will come shining through! But when you're crying (boo-hoo), you bring on the rain; Stop your sighing and be happy again. When you're smiling, keep on smiling, The whole wide world will smile with you!


venerdì 23 novembre 2007

ok...

Accade che a volte si conosca un amico molto molto bene.
Accade che a volte lo si conosca cosi' bene da accorgersi quando ci dice una bugia.
Quando indossa la maschera usata solitamente per il mondo anche con noi.
La cosa ci delude? Si'.
Ci ferisce in qualche modo? Si'.
E poi accade che si inizia a pensare al perche'.
A volte, e questa e' una di quelle, ci si accorge che il motivo di questo mentire e' stanchezza, riservatezza, ancora quell'antica inevitabile paura di essere considerato solo per un piccolo particolare rispetto in un'intera vita...la malattia.
E allora subentra la comprensione. L'affetto, fortissimo.
Una solidarieta', una condivisione che supera qualsiasi incomprensione.
Vorresti essergli vicina, non solo col pensiero.
Vorresti potergli essere d'aiuto, non solo come confidente.
Invece non puoi.
Allora ritorni a pensare al suo essere Guerriero, e poni tutta la tua fiducia, tutta quella che ti rimane in questa maledettissima vita, nella sua forza.
Che buffo...e pensare che un'anonima infermiera ti ha appena regalato quel libro...forse la tua Luce inizia ad essere visibile anche agli estranei?
Io sono qui.
A scrivere su una tastiera.
Stavolta non posso esserti vicina...se non in questo modo.

martedì 20 novembre 2007

frammenti di vita vissuta (con mille persone diverse)

Oggi mi sento malinconica...percio' beccatevi questo senza rompere troppo, neh... ;o)

Quel giorno nel prato dell'asilo in cui mi sono accucciata e ho allacciato da sola i lacci della mia scarpina.
Quel Capodanno che ha nevicato cosi' tanto ed uscendo dalla festa a cui eravamo abbiamo trovato la macchina solo perche' era parcheggiata dietro al bidone della spazzatura.
Quell'estate che per quattro giorni non abbiam fatto altro che correre in stazione e pedere il treno...e aspettare quello successivo per un'ora.
Quella sera in cui mi hai tirato sopra di te e mi hai abbracciato, sussurrandomi che eri contento che fossi li'.
Quella mattina che abbiamo visto sorgere il sole, dopo aver parlato tutta la notte, e poi siamo andate a fare la gita alle cascate delle Marmore.
Quella sera che sotto la neve e prima ancora di prendere la patente mi hai detto "la sposto io la tua macchina! ti fidi?".
Quella volta che abbiamo ordinato la pizza a Tipico nel mezzo del prato del Castello Sforzesco.
Quel supermegaiper secchiello gigante di yogurt gelato che mi hai regalato, "e adesso te lo mangi tutto!".
Quella sera che mi hai detto che eri geloso e poi mi hai detto "riaccompagnami, che e' meglio..."
Tutti quei pomeriggi/mattine/sere passate a cantare sul tuo letto, con o senza chitarra, con o senza computer.
Quella sera che abbiamo cantato "Roma Capoccia" e Andrea ci ha detto "brave!"
Il giorno del funerale, davanti all'ospedale abbracciata ai miei tre migliori amici.
Quella bicicletta maledetta e la ruota che s'e' stortata.
Quella volta che abbiamo passato il Capodanno in Piazza Duomo e poi a mangiar cinese dentro la macchina.
Quei ritratti che mi facevi, dicendo "ferma cosi'!". E ora non ne ho manco uno.
Le chiaccherate a letto, di notte, abbracciate come due ragazzine...a parlare dei soliti due che ci facevano soffrire.
Il pomeriggio che ho fatto da cat-sitter a Martina.
La giornata al lago, con l'acqua fredda fredda, il profumo di vaniglia dei miei capelli bagnati, prendere il sole sul pattino...e l'Amaretto di Saronno Night.
Il congresso sopra Bergamo ("guarda...non lo sooo!") e tutto il comitato Mi-Catt ubriaco.
La tua partenza per Udine e il dolore fortissimo della separazione.
La maglietta baby dei GreenBay Packers appesa in camera tua.
Le partite alla Play, ho un talento naturale...
Il Bob-albero, le luci di Natale, due battiti in uno solo.

Gli occhi...i tuoi...i brividi ancora.

lunedì 19 novembre 2007

e gia' che ci siamo...

Pure tu...niente piu' telefonate alle 3 di notte please...che poi e' tutto il giorno che ci penso e i pensieri girano in tondo, su quello che e' stato detto, su quello che avrei voluto dire, su tutti i se e i ma, su tutte le probabili ipotesi e i futuri possibili...cerca di pensare un poco a me. Anche.
Nel tuo innato, incommensurabile egoismo.
Eccheccavolo...



domenica 18 novembre 2007

pensavo fosse amore, invece era un calesse

Una delle poche cose che mi fanno decisamente incazzare e' essere giudicata (erroneamente) dalle persone che mi stanno piu' vicine...non lo sopporto davvero, mi fa uscire letteralmente di testa.
Ecco perche' sto sempre attenta ad esprimere giudizi su comportamenti/azioni/atteggiamenti dei miei amici.
Ora, la questione e' questa: secondo me stai sbagliando.
Sbagli a dare tutto te stesso, sbagli a sopportare, ad avere paura del distacco, sbagli a urlare e sbraitare come fai ogni tanto...e spesso per delle cavolate che poco hanno a che fare con le ragioni vere delle tue urla.
Sbagli nel vederti ancora in molteplici ruoli che ormai non sono piu' i tuoi, a correre ogni volta che il telefono squilla (o quasi), a fare favori, a vedere ancora una persona perduta nel presente di una donna che non c'e' piu'.
Mi fa rabbia vedere la tua indolenza nel non voler cambiare questa situazione che ti fa vivere cristallizzato in una non-crescita.
Lo sai, ne abbiamo parlato tante volte.
Ebbene...io ci sono e ci saro' sempre. Staro' al tuo fianco, fino a quando le catene che ti auto-imponi non saranno spezzate.
O magari, chissa', quello che ti sto dicendo e che ti dico sempre sono solo una marea di cavolate, ed un giorno vivro' insieme a te una nuova gioia.
Non so come andranno le cose...ma non cambiero' mai idea su di te, non ti abbandonero', ti accetto cosi' come sei.
Con i tuoi pregi e i tuoi difetti. E questa unica enorme debolezza.
In fondo...non saresti tu altrimenti...
Grazie per essere mio amico.

sabato 17 novembre 2007

primo laboratorio di PNL

Oggi ho partecipato al primo laboratorio di PNL di pnlpratica.com che si e' tenuto a Milano.
Sono state due ore intense, in cui per la prima volta ho provato a mettere in pratica quello che da anni leggo sui libri.
Oggi abbiamo parlato delle submodalita' e a turno abbiamo provato a guidare un'altra persona verso uno stato di energia o tranquillita' ideale rispetto al presente o a situazioni problematiche in generale.
Era la prima volta che tentavo realmente di farlo!
Ho avuto inoltre la prova ancora una volta di quanto sia importante sperimentare su se stessi, prima di lavorare attivamente, ad essere oggetto di una guida, o di un esercizio in generale.
Sia mentre venivo guidata, sia mentre cercavo disperatamente di creare io il rapport e di guidare, mi sono accorta che non controllo nella maniera piu' assoluta i miei segnali non verbali.
Ho sempre avuto una mimica facciale che a volte dice anche quello che vorrei tenere dentro di me...ed ora mi accorgo che mando un sacco di segnali non filtrati dalla mia volonta': battiti di ciglia, respirazione, sguardo, impercettibili movimenti facciali, il piede che batte, un certo mm-mmh di approvazione mentre parla qualcun altro chenonmiaccorgevodifareechenonsopporto!
...insomma, un macello!
Quanto e' affascinante la comunicazione umana...ci sono talmente tanti elementi da tenere in conto per capire e farsi capire, per persuadere, per influenzare...che credo non finiro' mai di studiare...e d'imparare!Anche semplicemente osservando le persone intorno a me.
Anyway, per riassumere: due belle ore, forse troppo poche per poter davvero dire di essere cresciuta...ma un passo in avanti e' stato sicuramente fatto, ho conosciuto tre persone con le mie stesse passioni e tante competenze in piu' di me...fonti di conoscenza dalle quali non manchero' di attingere!
Provate anche voi se vi interessa la PNL, il prossimo incontro e' previsto per il mese di dicembre.
Intanto, vi lascio di nuovo il link del forum...non si sa mai, ci potremmo incontrare e scoprire di avere qualcosa in comune...

martedì 13 novembre 2007

com'e' strana la vita

Non so a voi, ma a me ultimamente capita di vedere le cose in prospettiva.
Mi spiego...negli ultimi anni per vari motivi la mia vita si era come fermata.
O meglio...ero io che ero ferma, immobile, cristallizzata in un presente ostaggio del passato, non riuscivo a fare programmi...vivevo alla giornata, con tanti sogni che rimanevano tali...perche' io mi limitavo a sognarli e basta.
Sapete che c'e'?
C'e' che ora, piano piano, inizio a muovere i primi passi, come nella vecchia pubblicita' della Chicco.
Ho progetti a breve, medio e lungo termine.
Ed e' B - E - L - L - O!!!
Lo avevo dimenticato...
Se ogni tanto ho qualche incertezza...mi permetto il lusso di fermarmi a pensare a cosa voglio veramente...e poi mi rimetto in moto. Semplicemente.
Ci sono delle cose, poi, su cui non passo piu' sopra...per esempio scuso molto meno di una volta le mancanze di rispetto di chi mi sta piu' o meno vicino.
Una cosa ovvia?
Meno di quanto uno possa pensare.
E quando arriva un periodo di nuovo duro...scrollo le spalle, faccio un bel respiro e sorrido al destino...prima o poi passera'!!!

"E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.

Che fantastica storia è la vita."
(A. Venditti)

giovedì 8 novembre 2007

come te nessuno mai


Oggi ho nostalgia di te.
Non so dire quanta, e' una sottile vena di vuoto che attraversa il corpo, fino ad arrivare alla parte piu' interna, nascosta, ferita.
L'anima, forse. (?)
Oggi ho nostalgia di te.
E poco importa sorridere alla gente, camminare per strada cantando sulle note degli MP3 che escono dagli auricolari nelle orecchie.
Poco importa fare telefonate, scrivere mail, lavorare ancora piu' del solito.
Poco importa che ci sia il sole e sembri primavera, invece di Novembre. E' bello, si'.
Ma c'e' sempre quella sottile vena di vuoto che mi attraversa.
Ora mi prendo una pausa e ti scrivo. Da qui. Dal mio tempo e luogo. Per arrivare, almeno nella fantasia, al tempo e luogo che abbiamo condiviso e che sara' sempre e solo nostro.
Sto male? No.
Ma oggi sento la tua assenza cosi' intensamente che mi sembra quasi di averti qui. Accanto.
Mi manchi.
Se solo tu sapessi quanto.

sabato 3 novembre 2007

mezzo litro

Ieri sono andata a donare il sangue...era solo la seconda volta, la prima e' stata un lontano settembre di due anni fa.
Per legge, una donna puo' donare una volta ogni 6 mesi, per cui due volte l'anno, un uomo una volta ogni 3...per pigrizia, insomma, ho saltato almeno almeno due possibili donazioni.
L'ambulatorio era pieno di gente...ogni volta mi sorprendo di quante persone siano generose con un prossimo che non si conosce, ne' si conoscera' mai...
La bellezza di quella situazione mi ha fatto sorridere: c'erano giovani, adulti, coppie, amici...c'era perfino una mamma con la sua bambina.
Che poesia.
Quella signora spiegava alla figlia con una semplicita' disarmante tutto l'iter per arrivare alla donazione: "vedi? -diceva- ora quel signore mi prende un po' di sangue, poco poco", "e poi?"
"e poi, se il sangue e' buono, la mamma fa una visita con la dottoressa di la' e se va tutto bene poi la fanno sdraiare su un lettino e le prendono tanto sangue"
"e se il sangue non e' buono?"
"se il sangue non e' buono torniamo subito a casa"
"ma se ti prendono tanto sangue, poi tu come fai?"
"me ne prendono tanto, ma non cosi' tanto...io staro' bene e il mio sangue fara' stare bene altre persone malate"

Nemmeno mezzo litro di sangue: 450 ml.
Con una donazione si salvano fino a tre vite.
Pensateci...

giovedì 25 ottobre 2007

pnlpratica.com

Un paio di giorni fa mi sono imbattuta per caso in un sito molto interessante per chi come me e' affascinato da tematiche come la PNL, il coaching, le tecniche per migliorare la propria e altrui vita in generale.
Si tratta di www.pnlpratica.com, e' un portale che si propone di favorire attraverso diversi strumenti (forum, laboratori autogestiti, materiale didattico low cost, materiale reperibile in rete) la conoscenza e la diffusione della PNL, ossia della Programmazione Neuro Linguistica.
La cosa mi ha inizialmente entusiasmato parecchio...e' bella l'idea di poter condividere risorse, opinioni, conoscenze con persone che hanno lo stesso tuo interesse, e' bello sapere di poter accedere gratuitamente, o a costi contenuti, a corsi e seminari per approfondire le tue competenze.
Ora vedremo come proseguira' la cosa...sono curiosa di vedere in che modo si sviluppera' questo bel progetto.
Trovare questo sito proprio in questo momento e' stato un colpo di fortuna, anche se come dice il caro buon vecchio Richard Bach "niente accade per caso": stavo giusto pensando di iniziare un corso per diventare Pratictioner di PNL a gennaio...vedremo se pnlpratica mi sara' utile!!!

domenica 3 giugno 2007

dai cassetti della memoria

Questa poesia e' nei miei pensieri dagli anni del liceo...mi piace un sacco, mi piace le sensazioni e le immagini che evoca, mi piace l'idea, adoro l'ultimo verso.
La dedico a voi e a chiunque voglia farlo a sua volta con l'oggetto del proprio desiderio...

"Una dedica a mia moglie

A cui devo la gioia palpitante
che tiene desti i miei sensi nella veglia,
e il ritmo che governa il riposo nel sonno.

Il respiro comune
di due che si amano, e i corpi
profumano l'uno dell'altro,
che pensano uguali pensieri
e non hanno bisogno di parole
e si sussurrano uguali parole
che non hanno bisogno di significato.

L'irritabile vento dell'inverno non potra' gelare
il rude sole del tropico non potra' mai disseccare le rose,
nel giardino di rose che è nostro ed è nostro soltanto.

Ma questa dedica è scritta affinchè altri la leggano:
sono parole private che io ti dedico in pubblico."

Thomas Stearns Eliot

il mio personalissimo Guerriero della Luce

Io conosco un Guerriero della Luce.
Oddio...credo che ci sia un Guerriero in ognuno di noi...chi piu' chi meno.
Io pero' ne conosco uno da far invidia all'originale.
Gli voglio bene e lui e' solo. Nel bel mezzo di un combattimento solitario.
Ho paura e so che ha paura.
E posso solo sperare che la vittoria gli appartenga, ancora una volta.
Non ne parla spesso...delle sue battaglie, intendo.
Quando lo fa, cambia la sua voce.
E' ferma e trema (un po'...solo un pochino) allo stesso tempo.
E' bassa, ma chiara.
Si sente una grande consapevolezza. Paura. Coraggio. Dolore.
Vita.
Guerriero della Luce, tu non lo sai, tu non immagini che ci siano parole scritte per te proprio qui.
Pero' ci sono.
Tu sei speciale e io aspetto con fiducia la fine della tua personalissima battaglia.
Ti voglio bene.

giovedì 10 maggio 2007

borne to lose

Vi capita mai?
E' notte, quasi (quasi) tutto il mondo tace e dorme...e voi guardate fuori dalla finestra...poche macchine passano, qualche moto che si diverte a far sentire la sua voce nel silenzio e che vi strappa un sorriso...
E' notte, tutto e' tranquillo...e venite investiti dai pensieri, dai ricordi...pensate a cose belle...pensate a cose meno piacevoli...qualsiasi cosa pensiate e' cosparsa da un velo di malinconia che comunque vi rende felici, anche se in un modo quasi...perverso.
Un bicchiere in mano, il vecchio Leonard Cohen con "Born to lose" nello stereo, che voce!, fa venire i brividi ogni volta, ogni volta...
Brindate...alla notte, alla vita, a questo blog, perche' no?, a mille faccie nascoste dietro agli schermi...eppure persone vere.
Brindate a lui/lei, dovunque sia in questo momento e qualunque cosa stia facendo...sorridete ancora...vi manca...ma la vita va avanti...l'ultima nota si spegne, lo stereo tace...

domenica 6 maggio 2007

al di la' del muro


Per una volta mi piacerebbe riuscire ad abbattere il muro che, sempre d'improvviso, sembra ergersi tra me e qualcuno che amo.
D'improvviso la comunicazione cosi' meravigliosamente fluida, s'inceppa, s'incastra, semplicemente non esiste piu'.
Le parole, le frasi, i concetti diventano difficili da esprimere, la frustrazione di non essere capiti e di non capire sale sale...fino a quando non arriva lo scoppio.
Cavolo.
Lo scoppio.
Ed ecco il muro.
Alto, invalicabile, si sente cosi tanto che quasi ti pare di vederlo, di poterlo toccare...
Ho tentato mille strade per abbatterlo, in tante relazioni diverse...a volte ci sono riuscita, altre no.
E queste ultime volte bruciano...
Ora ci sono almeno due nuovi muri che mi ostacolano...
Dico a voi...date un'occhiata al di la' del muro...perche' io sto cercando di fare lo stesso...


martedì 1 maggio 2007

pianti liberatori e pensieri in liberta'

E' incredibile come a volte sia liberatorio un bel pianto dirotto.
Sapete, di quelli che singhiozzi, e respiri forte e anche se cerchi di fermarti dopo un po' ricomincia daccapo?
Ecco.
Un bel pianto cosi'.
Con la faccia tutta bagnata, con un lamento simile a quello di un animale ferito che pian piano sale dalla gola ed esce da te con la voce di un'altra persona.
Un pianto che se ti guardi allo specchio quasi non ti riconosci neppure.
Pero' poi arriva la fine. E ti senti piu' leggera.
Vi e' mai capitato?
Io mi dimentico sempre quanto possa far bene.
Un pianto che fa bene.
Quasi un ossimoro....
Da bambina non capivo molto bene questi contrasti...non riuscivo a comprendere perche' qualcuno dovesse piangere di gioia, ad esempio.
Quando si e' contenti si ride, quando ci si fa male o si ha paura si piange, pensavo.
Cosi' Heidi che piange di gioia quando vede la sua amica Clara che si alza dalla sedia a rotelle e cammina, per me non aveva senso.
E non riuscivo a credere fino in fondo a mia madre quando mi spiegava il riso (isterico) di una cassiera dell'Oviesse dopo una rapina di cui era stata vittima.
Quando si e' contenti si ride, quando si e' tristi si piange.
Semplice.
Eppure non e' cosi', e l'ho imparato solo vivendo.
La complessita' dell'animo umano, come tante altre cose, la si capisce sulla propria pelle...e non serve a nulla, ahime', avere qualcuno che saggio e amorevole ti suggerisca le risposte alle domande che ti passano per la testa.
Vi faccio un esempio: se a otto anni qualcuno vi avesse detto che la vostra bici, o bambola, o pallone, avrebbe perso importanza da li' a qualche anno, gli avreste creduto? Il vostro tesoro, il vostro unico e sublime interesse soppiantato da qualcos'altro?? Impossibile.
Invece poi per tutti, piu' o meno, i giocattoli di bambino perdono importanza e vanno in un angolo a prendere polvere... (per pochi eletti, questa e' una citazione dotta, n.d.r.)
Oppure...durante l'adolescenza il nostro primo amore ci sembra l'unico che avremo, non possiamo nemmeno pensare che possa finire..e che ci potremo innamorare ancora.
Chi ce lo dice fa la figura di un vecchio insensibile che non capisce la profondita' del nostro sentimento.
Invece poi succede, ci "innamoriamo" ancora e spesso nemmeno ci ricordiamo piu' bene il nostro primo bacio, la nostra prima volta in discoteca, l'emozione di guidare tutti soli per la prima volta...
Io non ricordo piu' la mia prima volta in discoteca, per esempio...
Nell'eta' adulta e' invece diverso...
Il bacio dato alla persona di cui mi sono davvero innamorata per la prima volta, e parlo di un sentimento maturo, vero, profondo, non di una cotta adolescenziale, be', quel primo bacio non lo scordero' mai.
Specie perche' e' arrivato quando pensavo non arrivasse piu'.
E come nei videogame con cui mi divertivo da piccola, in cui ogni livello diventa sempre piu' difficile del precedente, anno dopo anno mi accorgo che si fa tutto piu'...vero.
Le parole e le azioni aquistano valore e significato, i sentimenti tendono a svanire con piu' lentezza e difficolta'...le passioni ti travolgono e si trasformano in qualcosa di duraturo.
Sorrido.
Son diventata vecchia...?

domenica 29 aprile 2007

punti di partenza

Eccoci.
Ricomincio da qui.
Un altro punto di partenza.
E' curioso, nella vita ci sono punti di partenza infiniti, ogni volta che ci troviamo a dover ripartire ci accorgiamo di quante volte lo abbiamo gia' fatto.
Non si pensa troppo al passato, di solito...
Ricomincio da qui.
Un altro punto e a capo, un'altra esperienza che sara' vita e un giorno, di fronte ad un altro punto di partenza, sara' ricordata.
Un'immagine lontana. Sfocata.
Un mezzo sorriso, un po' tenero, un po' amaro...perche' ti ricordero'.
Tu sei lontano...e io ricomincio.