" I MURI ESISTONO PER UNA RAGIONE, NON CERTO PER ALLONTANARCI, MA PER DARCI LA POSSIBILITA' DI DIMOSTRARE DAVVERO QUANTO VOGLIAMO UNA COSA"

lunedì 22 settembre 2008

vinco io, vinci tu

Ieri sera ad un certo punto con un amico si e' parlato di cosa si ricerca in una relazione, di quelle cose importanti, i cosiddetti paletti, che ti fanno proiettare in avanti l'incontro con una persona in un rapporto vero e proprio...e sono venute fuori le regole auree, quelli che tutti dicono di rispettare, fiducia reciproca, liberta', niente assilli, niente ripicche, intimita', si', ma non reclusione a due, niente noia.
Ecco...oggi mi chiedo come mai se le premesse sono sempre ottime, se le buone intenzioni sono realmente buone da entrambe le parti, come mai dicevo si arriva spesso (quasi sempre mi viene da dire) in situazioni di ferimenti reciproci, dolore, rabbia?

Personalmente sono cosciente di avere dato il meglio di me nelle mie relazioni...e spesso anche il peggio.
Ferita, reagisco con rabbia per superare il dolore. Di solito, ma sto cercando di migliorare...
Ora guardando indietro a quei momenti in cui riversavo parole velenose in lettere o mail o discussioni dirette a quella persona che adoravo fino a 5 minuti prima (no, l'adoravo anche nell'odio) non mi riconosco.
Di piu', mi pento, perche' la soddisfazione nel fargli del male non e' mai arrivata o comunque non ha ripagato minimamente il dolore dato dall'allontanamento.
All'epoca mi sentivo in pieno diritto di essere cattiva, di essere sottilmente velenosa, un'esplosione di rancore e vendetta...ero stata ferita, tradita nel sentimento di lealta' che mi legava alla persona a me piu' cara, per cui potevo comportarmi come volevo...

Niente di piu' sbagliato, dico adesso...
Anche perche', sempre a ritroso, posso ammettere che allontanarci non era davvero quello che volevo, fargli male neppure, io avrei solo voluto rimettere le cose a posto. E invece bombardavo, e in modo pesante, quelli che erano i resti pericolanti di un rapporto una volta solido.

Leggendo "L'eleganza del riccio" sono venuta a conoscenza di questo gioco: il go.
Lo scopo del gioco e' vincere, ma senza schiacciare l'avversario.
Infatti si dice che chi e' troppo avido e cerca di stravincere conquistando troppo territorio alla fine perde tutto.
Parte della difficoltà strategica del gioco consiste nel trovare un equilibrio tra necessità opposte, un po' come succede tra due persone che stanno costruendo qualcosa insieme.

Ora mi chiedo come reagirei se mi ricapitasse di provare un dolore cosi' forte come quello che ho provato anni fa...e non so se davvero ho raggiunto la pace similbuddista a cui aspiro in situazioni del genere, pero' ho imparato a non distruggere.
A capire esattamente quello che voglio e a capire se e' realistico pensare di raggiungerlo.

Ora rimane il problema principale: devo trovare una cavia su cui sperimentare questa nuova maturita' sentimentale... ;oP

Vi lascio con un video di una canzone che e' tristissima, ma mi piace moltissimo...e da quando l'ho sentita oggi, l'ho sempre in testa.



N.d.r. = nota della rompina: questi sono pensieri buttati a caso su riflessioni e situazioni solo mie. Riferimenti a fatti o persone reali diverse da me e dal mio mondo sono puramente casuali...

12 commenti:

Anna Maria ha detto...

Presto troverai la tua cavia, sei talmente intelligente e carina che se non sarà così è probabile che l' unico guadagno sarà il tuo.
Se da ferita reagisci con la rabbia, forse chi ti ha fatto male a differenza tua non si è posto nemmeno il problema e in cuor tuo lo senti... ma spesso sentiamo la trsiezza molto amplificata e magari, come dici tu, hai anche sbagliato ad arrabbiarti tanto.

Stanotte sono in vena di poemi, questo per te è di in bocca al lupo e di stima, e quanto alla canzone, mi sembrava di guardarmi allo specchio.

Bk ha detto...

Lo devo trovare questo gioco.
Magari insegna qualcosa.

Pupottina ha detto...

i paletti vanno bene, ma c'è sempre chi li rispetta e chi no...
le donne non sono capaci di rispettarli perché dopo un po' trasformano lo stare bene in amore e quindi necessitano di maggiori attenzioni... o meglio inconsciamente le pretendono, mentre gli uomini i paletti li rispettano troppo fedelmente anche se sempre e solo quando vogliono loro...
i rapporti di coppia non sono mai semplici.... perché uno dei due vuole sempre di più...
matematicamente le debolezze sono più femminili, ma gli uomini invece sviluppano un possesso dettato dall'abitudine all'initimità che hanno con una donna....
insomma non ci sono regole...
in amore si deve sempre vivere alla giornata... anche dopo anni di rapporto che si crede consolidato...l'impegno non deve mai venire meno...
buon inizio settimana anche se il discorso che ho fatto è stato sicuramente pesante

Fragola ha detto...

intanto devo leggere anch'io quel libro...

Tiziano De Martino ha detto...

Ciao leggo spesso i tuoi post perché sono davvero profondi, intimi, comunicativi ed anche molto simili ai miei pensieri ed alle mie riflessioni. Ora non so tu quanti anni hai con esattezza, e non mi permetto di chiedertelo, ma dal modo in cui scrivi credo di trovarmi davanti ad una “donna” più o meno della mia stessa età o comunque con di fronte gli stessi problemi, gli stessi sogni, desideri ed aspirazioni; e conseguentemente con le stesse difficoltà nel raggiungerle o vederli realizzati. Ora io sinceramente credo che tu non ti dovresti porre tutti questi problemi e tra alti e bassi (ovvi ed anche necessari perché altrimenti la vita sarebbe noiosa) dovresti vivere alla giornata; sicuramente ti capiterà ancora di innamorarti e nonostante tutti i buoni propositi di “utilizzo di tecniche anti-sofferenza” magari farai anche gli stessi errori, che saranno errori fino a quando ti troverai accanto le persone “sbagliate” per te; quegli stessi “errori” con accanto la persona “giusta” non lo saranno più e tu (da quanto leggo: persona di CUORE) sarai un pizzico più FELICE degli altri. In fondo è il destino delle persone come TE, come NOI…quelle di avere un piccolo DONO in più degli altri e per questo destinate a soffrire un po’ di più…ma ripeto quando per te arriverà la felicità sarà PIENA e allora sarà un vero sballo…
Quando sarai DAVVERO pronta l’Amore si presenterà…questo con parole diverse è il mio motto e quello del mio Blog.
Scusa il commento lunghissimo…buona giornata.

Anonimo ha detto...

rabbia vendetta poi solo impotenza, col tempo indifferenza. le mie relazioni sono sempre finite male a mie spese con mega corna e io che mi ritrovo sempre a chiedere pietà. "you got beggin' me for mercy" dice l'altra canzone della tua amica...nessuno ha mai avuto la decenza di chiedermi scusa, scusa per il male infinito scusa per il dolore atroce, scusa per la solitudine e le notti intere insonni a piangere e chiedermi il perchè. se tutti mi han mollata c'è un perchè. Ma nessuno ha avuto la pietà o la decenza di spiegarmelo. wonderwoman è troppo, sempre.

Zion ha detto...

sai Rompy, ho idea che tutte le tue altre convinzioni potranno cadere, ma questa no, questa davvero no. Reagire con rabbia in un rapporto purtroppo non aiuta, perchè tutte le parole e i fatti che vomitiamo addosso alle persone che ci feriscono non ci farà sentire meglio.
Essere sinceri sì, ci renderà migliori, ma la rabbia cieca no, quella no.
Hai ragione che siamo sulla stessa lunghezza d'onda, forse perchè sento in te una certa affinità nell'amare l'amore, nel non arrenderci anche se ci va male, una, due, enne volte.

Ecco l'amore verrà, verrà, e sarà difficile, problematico, bellissimo, e ci darà tanta felicità. L'amore è un dono prezioso e siccome è un dono non lo si può richiedere a gran voce, anche se io in vita mia ci ho provato tante volte e credo di starci provando tutt'ora. Ogni giorno della mia vita. Con testardaggine, felicità in punta di labbra, e cercando di usare la testa.
Niente regole, purtroppo, però l'esperienza aiuta. In bocca al lupo allora...vorrei che ti svegliassi col sorriso sulle labbra domattina.
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Ho sempre creduto che, a mente fredda, si è sempre bravi a mettere giù "quei paletti" amorosi che servono pure per accalappiarsi simpatie; ma quando si è davanti ad una situazione che proprio non si riesce a mandare giù, che ci incute rabbia e orgoglio, meglio mettere da parte le belle parole iniziali e scendere ai veri compromessi, quelli che vengono richiesti durante il rapporto e non prima.

Io non ho mai rispettato i miei paletti: ho tirato uno schiaffo, mi sono vendicata, sono stata egoista (ma questo mi risulta difficile spesso e volentieri) e ho mandato al diavolo.

E mi sono sentita meglio :)

Thirthy ha detto...

I paletti servono, ti riparano in momenti difficcili e confusi... tipo il mio. Ci sono cose che agli occhi degli altri sono praticamente inesistenti, che si butterebbero a capofitto... ma in realtà c'è sempre quel qualcosa che ti blocca, che non ti lascia andare. Forse a volte bisogna prendere il volo da soli per rendersi conto di cosa hai veramente bisogno.
Devi solo prendere il coraggio di metterti lì e lanciarti nel vuoto...il resto lo faranno le tue ali...

JAENADA ha detto...

Le cavie,solitamente,alla fine dell'esperimento,muoiono.

Pensieri ha detto...

E in maniera puramente casuale hai raccontato la mia vita...

Dopo un tremendo litigio è finita l'unica storia che, secondo il mio punto di vista di quel tempo, si poteva concludere con un bel lieto fine...

L'epilogo invece è stato tragico... Sono passati due anni e non so cosa ne sia di questa persona che tanto amavo... Probabilmente non esiste nemmeno più perchè anche lui sarà cambiato tramutando l'amore per me in odio.

Ora sto con un ragazzo che merita tutto l'amore del mondo e che ha da me tutto quello che posso ancora dare...

Non è poca roba quello che gli dimostro...

Tuttavia le lacrime che ho versato in passato si sono portate via la mia capacità di mostrare affetto e non solo quella... E' vero che ora sono più calma e riesco a reagire meglio alle situazioni... Però a volte sento le cose scivolarmi addosso senza che io abbia reazione alcune. senza più la passione di un tempo...

Enzo ha detto...

@pupottina: sante parole, l'impegno non deve venire meno...e che fatica per far accettare a una persona la parola "impegno", spaventa manco fosse un contratto firmato col sangue, e invece sarebbe solo "voglia di fare qualcosa per se e per l'altro"...sarebbe così semplice vivere...

@rompina: questo post mi ha messo un po' d'angoscia...ragiono da egoista e non rifletto sulla situazione da te dipinta, ma la calo sulla mia...e penso a quanto ancora dovrò soffrire, io che ho iniziato ad amare tardi, e ancora più tardi ad essere amato... :-(
Queste incomprensioni, rabbia, litigi...non li ho ancora conosciuti (e a me a dire il vero ammazzano più le mezze cose e le parole non dette, più che gli sfoghi - seppur distruttivi).
Quanto ancora dovrò soffrire per amore...? Ma questo non mi scoraggia ;-)
Un abbraccio